martedì 17 marzo 2020

Letture in quarantena: Layla di Massimo Piccolo

Ciao Bibliofili,
come tutti in Italia anch'io sto seguendo le direttive del Governo che ci impongono di non uscire. Lo so che molti di noi, più che il restare a casa, non sopportano le privazioni (anche se è per il nostro bene, pensateci!) ma voglio dirvi che "Ha da passà ‘a nuttata" (Eduardo De Filippo), quindi mettiamoci l'anima in pace e forza e coraggio....ma torniamo a noi. Ho deciso di scrivere questo post per parlarvi di un libro che mi ha tenuta incollata alle sue pagine dall'inizio alla fine (seppur con i brividi). In esso l'autore è riuscito a mischiare abilmente sacro e profano, adolescenza e problematiche dell'età adulta in un'unica irresistibile ed inquietante ( per certi versi ) soluzione dal nome "Layla". Chi è Layla? Questa dolce ragazza di 17 anni, goffa, insicura e costretta per sua salute ad affidarsi a zollette di zucchero per non svenire? Ecco! Forse non lo saprete nemmeno alla fine del romanzo, forse ci penserete su e proverete a rileggerlo perché tutto in questo libro è misterioso, avvincente ed arrivati alla sua conclusione non sarete nemmeno certi che lo abbiate letto davvero. L'epilogo è per certi versi chiarificatore per altri ambiguo, in quanto lascia spazio a diverse chiavi di lettura ed è proprio in questo che risiede il suo fascino. Personalmente ho amato gli aneddoti sulla città di Napoli (cornice della storia) che esprimono chiaramente l'impegno e lo studio che l'autore ha profuso in questo libro. Mi ha permesso di riscoprire la mia città con occhi diversi e più attenti agli elementi esoterici di cui è composta per sua natura. Non posso dirvi altro perché voglio che abbiate la mia stessa espressione quando alla fine del libro tutti i nodi verranno al pettine e vi ritroverete a finire un romanzo esclamando : "Cosaaaa???". Vorrei essere lì per guardarvi 😂😂
Non mi resta che augurarvi buona lettura e soprattutto dirvi:☀️andrà tutto bene 🌈. 

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