martedì 17 marzo 2020

Buongiorno #lettori,
ho finalmente terminato di leggere #1984 di George #Orwell e devo dire che non è stato affatto semplice. È un libro crudo che racconta eventi assolutamente plausibili e sta proprio in questo la sua forza espressiva. Le vicende narrate riguardano un passato distopico in cui la Grande Guerra non ha mai avuto fine ed in cui il mondo risulta diviso in tre grandi potenze in perenne guerra tra loro. In particolare in una di queste potenze, detta Oceania, tutto è gestito da un governatore, il Grande Fratello che mediante telecamere poste in ogni abitazione e l'ausilio di una cosiddetta "#Psicopolizia", garantisce il capillare controllo su tutti gli abitanti. L'elemento terribile è che in questa realtà nessuno può opporsi al suo potere: la lingua viene compressa a tal punto da ridurre la capacità di pensiero e di conseguenza di ribellione, la storia e i fatti sono continuamente modificati secondo le necessità, allo scopo di esaltare il governo. In questo scenario terribile un uomo e una donna cercheranno di preservare in loro un briciolo di umanità, tentando di ribellarsi. Se in altri romanzi si fa affidamento ad un lieto fine per esaltare la fiducia e la speranza nei riguardi dell'umanità, in questo lo scrittore ha voluto mantenere l'attenzione del lettore viva e focalizzata sull' orrore delle vicende narrate, senza indorare la pillola. Insomma il messaggio è questo: ciò che state leggendo può essere reale, non esiste via di scampo. Fate il possibile per restare vigili e non consentite a nessun governo di sottovalutare l'umanità e i sentimenti perché una volta valicato questo confine, sotto tortura sareste capaci di tradire chi amate ed ammettere con convinzione che 2+2=5.

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